Francesco Bonami: Arte o non Arte?

Francesco Bonami: Arte o non Arte?

Impressioni di una artista| Simona Muzzeddu

Il 24 Novembre 2015 sono andata alla GAM di Torino per incontrare il curatore d’Arte Francesco Bonami. E’ la terza edizione del nuovo corso di Storia dell’Arte della Fondazione Torino Musei: “Impara l’Arte.

Dopo aver letto quasi tutti i suoi libri in cuor mio avevo paura che incontrarlo dal vivo fosse stata una delusione. Mi spiego meglio: sapete quando attraverso la lettura vi fate un idea precisa sulla persona? Ecco poi magari dal vivo può capitare di conoscere quella persona e tutto il pensiero positivo crolla in un nano secondo.

Per fortuna in questo caso non è stato così, anzi, la piacevole conclusione invece che lui è proprio così come lo si legge nei suoi libri.

Una persona diretta che non gira troppo attorno agli argomenti e se ha da dire una cosa semplicemente la dice senza preoccuparsi delle reazioni. Bonami è una persona che sceglie di essere se stesso nel bene e male.

E’ piacevole assistere ad una sua conferenza, ti racconta l’Arte da un suo punto di vista ma, con naturalezza e con molta ironia che ti rende partecipe e non ti annoia mai. Fosse per me l’avrei ascoltato ancora per un ‘ora abbondante.

Arte o non Arte? Questo è il problema” è il tema che tratta in questa conferenza, spiega cosa distingue un opera d’arte da un esperienza artistica, è così che Bonami divide in due il mondo dell’Arte.

Quindi una parte del mondo dell’Arte con opere classiche che occupano spazi simbolici come la scultura, la pittura, la fotografia mentre le esperienze artistiche vengono vissute nello spazio e nel luogo dove vengono presentate.

Durante la conferenza Francesco Bonami ci accompagna in un percorso dove attraverso gli esempi di alcune opere ci fa capire l’intento dell’artista e che soprattutto negli ultimi anni le opere spesso sono delle provocazioni volute e ben pensate citando artisti del calibro di: Fischer and Weiss, Maurizio Cattelan, Richard Serra, Jeff Koons, Damien Hirts, Fontana e molti altri..

In alcuni casi alcune opere gli hanno dato spunto per creare delle situazioni anche di tensione all’interno di un allestimento di una mostra e come dice Bonami : “il mestiere del curatore è anche mettendo insieme due opere non si crea una terza opera d’arte ma, si crea un terzo momento di percezione”.

La conclusione del discorso la concentra in una frase tratta dalla canzone degli 883 “e forse quel che cerco neanche c’è..” riferendosi alla forma espressiva dell’Arte, una forma espressiva innata nella natura umana che tenta sempre di cercare qualche cosa che magari non c’è…

Spero di poter essere invitata per una altra conferenza del curatore Francesco Bonami o alla presentazione del suo prossimo libro.

Ringrazio:

Riccardo Passoni Vicedirettore della GAM Torino

Carlotta Margarone Settore Comunicazione, Web.

Giuseppe Amedeo Arnesano Social media manager.

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