Successo per The Others con un affluenza di 28.000

Successo per The Others con un affluenza di 28.000

Impressioni di un’artista|di Simona Muzzeddu
 
Si è conclusa Domenica scorsa, 8 Novembre 2015, la quinta edizione di The Others | ART FAIR a Torino. La manifestazione è durata dal 5 Novembre al 8 Novembre 2015.
 
Noi di Amistadelab siamo andati a visitarla attratti dalle location “ex carcere Le Nuove” e “ex Borsa Valori“, due spazzi per l’appunto molto suggestivi e ai miei occhi perfetti per poter esporre delle opere d’arte. Appena arrivo all’interno mi incontro subito con Ilaria Gai dell’ufficio stampa, che mi accoglie gentilmente, mi fa vedere la cartna dell’evento spiegandomi la suddivisione degli spazi. Mi faccio spiegare da lei a grandi linee come si presenta la manifestazione e la cosa che mi ha fatto piacere sentire è che questo anno più degli altri anni hanno aderito a The Others anche Gallerie estere provenienti da Olanda, Spagna, Francia, Inghilterra, Svizzera, Romania, Danimarca, Usa, Cuba oltre che alle Gallerie Italiane.  Continua a spiegare che le Gallerie estere sono ben il 30%  in più rispetto alle scorse edizioni e ci sono ben sì 200 artisti che espongono le loro opere, ben 64 le Gallerie selezionate.
 
Inoltre si aggiungono altre tre sezioni di progetti sperimentali che sono Othersound, Otherscreen e Otherstage quindi rispettivamente suono, video e performance.
 
Entro nell’atrio del carcere che è a forma ottagonale, e rimango ad osservare la sua struttura in tutta la sua ampiezza e altezza, in alto un lucernario per far filtrare la luce in quelle mura grigie sicuramente angosciante ma allo stesso tempo stimolante se pensi di allestire un evento come questo. C’è una scritta proiettata sul soffitto “it’s gold, it’s smart!” infatti a fare da sfondo a questa iniziativa è il claim Stay Gold, da una poesia dello scrittore americano Robert Frost un invito alla libertà ideativa e progettuale, rimanere quindi fedeli a se stessi, vivi e vitali.

Saliamo le scale ed entriamo nel primo corridoio con tutte le celle e ti viene già da pensare a come sarebbe stata la vita chiusa li dentro. E’ un impatto forte. La cosa che mi è piaciuta è che ogni cella ha all’interno una piccola stanza stretta dove c’è il bagno e li qualche artista l’ ha trasformata allestendola come voleva, dandogli un imprinting personale.

Rimaneva quindi la curiosità di sapere la cella dopo come sarebbe stata, quindi la voglia di scoprire di cella in cella come l’avevano sistemata, aveva un non so che di divertente e quasi giocoso, della serie “vediamo nella prossima cosa c’è?”
Finiti i piani e quindi anche le celle ci dirigiamo verso la parte esterna, dove sento la musica dei Pink Floyd e chi mi conosce bene sa quanto li adoro, sulla facciata di uno degli edifici che compongono il complesso carcerario infatti  viene proiettato un video ispirato a The Wall a mio parere molto bella l’ultima frase proiettata sul muro “Dedicato alle anime che abitano i muri”.

Subito dopo ci dirigiamo verso la seconda sede a “EXIBIT“, ex borsa dei valori in via San Francesco da Paola, una mostra in collaborazione con la Camera di commercio di Torino composta dalle proposte dei propri espositori. Architettura disegnata da Gabetti&Isola negli anni ’50, di 1000mq, qui posso dire che lo sguardo viene subito catturato dal bellissimo soffitto, un grande open space, lo spazio è davvero mozza fiato e da un senso di libertà, così come la libertà di poter creare opere opere senza limiti di formato dalle sculture, installazioni, interventi multimediali.

Per quanto mi riguarda è stata una bella giornata, ho visitato due fantastici spazi e ben contenta di aver trovato molte Gallerie estere.
 
Ringrazio in particolar modo Ilaria Gai per la sua disponibilità. E un arrivederci al prossimo anno.
 
 
 
Fotografie di Simona Muzzeddu.

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